stagione 02 / COME SMETTERE DI PROCRASTINARE / episodio 03

 consiglio rapido per: attuare l’indulgenza strategica – Roberta Sireno – Maria Luisa Vezzali


Come smettere di procrastinare di Giusi Montali

3. consiglio rapido per: attuare l’indulgenza strategica

La verità è, penso mentre mi lascio precipitare sul divano provocando il crollo della torre di numeri di “Internazionale” non ancora letti, la verità è che sto procrastinando per divincolarmi dal mio troppo rigido critico interiore che mi getta addosso discredito e vergogna, ripetendomi che la sconfitta sarà il risultato delle mie azioni. Questa terribile voce mi lega mani e piedi, e io come uno struzzo nascondo la testa nella sabbia. Il risultato finale è  l’autosabotaggio. 

Giunta a queste conclusioni, decido di seguire i consigli di psicologi e formatori che ripetono che quando si procrastina occorre praticare l’auto-compassione, ridimensionare il proprio critico interiore, affrontare i compiti ardui con serenità, e infine attuare l’indulgenza strategica, ovvero piccole gratificazioni che permettono sia di recuperare le energie che di auto-premiarsi per aver deciso di affrontare il mostro e di  prendere il toro per le corna invece che nascondere la testa sotto la sabbia. Perché funzioniamo così, asseriscono, allo sforzo deve succedere una ricompensa prima di intraprendere un ulteriore sforzo. Bastone e carota, aggiungo io tra i denti.
Pianifico quindi accuratamente l’azione da compiere, non sottostimando il tempo  necessario per realizzarla. Ma come fare? Esiste una formula dell’organizzazione, che consiste nell’ipotizzare il tempo necessario e aggiungere due ore, e moltiplicare per due. In questo modo l’obiettivo sarà sicuramente raggiunto nel tempo previsto senza ansie né frustrazioni, e avanzerà pure del tempo, e io mi sentirò efficiente e gratificata. 

Non sono però certa di avere compiuto i calcoli in maniera corretta, ma ciononostante prendo l’agenda, e stabilisco come e dove inserire nella mia pianificazione, giornaliera, settimanale e mensile il tempo che mi occorre per realizzare l’impresa. Intervallando accuratamente l’impegno con momenti di ricreazione perché quello che devo realizzare è uno sforzo senza sforzo. Una volta terminata l’organizzazione dell’agenda sono esausta, e decido di ricompensarmi con un gelato vegano all’Ambaradan di Casalecchio: cremoso all’arachide ed Etna (che è un tripudio godurioso di pistacchio, arancia e scaglie di cioccolato).


extravagantes

un aneddoto di Maria Luisa Vezzali che la coinvolge con Roberta Sireno


format di poesia italiana contemporanea creato da Martina Campi e Giusi Montali - contenuto extra: intervento di Maria Luisa Vezzali sul testo di Roberta Sireno

il file dell’intervento di Maria Luisa Vezzali sul testo di Roberta Sireno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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